Turismo verde e turismo bianco: un binomio inscindibile
L’importanza dell’equilibrio tra natura e montagna
Il turismo verde, fondato sulla valorizzazione del patrimonio naturale e sulla sostenibilità, non può prescindere dal turismo bianco, che rappresenta una componente fondamentale per l’economia montana. Il presidente dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha sottolineato questa interdipendenza in una conferenza stampa tenutasi a Lizzano in Belvedere, nel comprensorio sciistico del Corno alle Scale. La crescita del turismo verde deve essere accompagnata da una strategia che tenga conto delle esigenze del turismo invernale.
Numeri a confronto: una disparità evidente
Attualmente, i numeri del turismo bianco e di quello verde sono imparagonabili. Le attività legate alla montagna innevata, come lo sci e gli sport invernali, generano un indotto economico molto più consistente rispetto alle iniziative di turismo sostenibile. Questo divario rende difficile pianificare uno sviluppo equilibrato senza mettere a rischio la sostenibilità economica delle comunità locali, che dipendono fortemente dal flusso turistico invernale.
La necessità di una visione a lungo termine
Nonostante l’attuale predominanza del turismo bianco, il presidente de Pascale ha evidenziato come non si possa ignorare il futuro. La pianificazione territoriale deve essere orientata alla crescita di un turismo sostenibile che possa convivere con quello invernale. Questo significa investire in infrastrutture e progetti che incentivino il turismo verde senza compromettere l’economia locale.
Un modello di sviluppo integrato
Per garantire la sopravvivenza delle località montane, è necessario adottare un modello di sviluppo che combini turismo bianco e verde. Questo approccio può includere il miglioramento delle infrastrutture per escursioni, ciclismo e attività all’aria aperta, accanto al mantenimento degli impianti sciistici. La diversificazione dell’offerta turistica consentirebbe di destagionalizzare i flussi turistici e di offrire opportunità lavorative per tutto l’anno.
L’importanza dell’ossigeno economico
Michele de Pascale ha utilizzato una metafora efficace per spiegare la situazione: “Se viene meno l’ossigeno per vivere, non pianifichi e non pensi neanche al futuro”. Il turismo bianco rappresenta l’ossigeno per molte località di montagna, senza il quale non sarebbe possibile progettare soluzioni per il futuro. Tuttavia, l’eccessiva dipendenza dagli sport invernali potrebbe risultare rischiosa, soprattutto considerando le incertezze climatiche e ambientali.
Verso un futuro sostenibile per la montagna
Il dibattito sul turismo verde e bianco in Emilia-Romagna è aperto e richiede una visione condivisa tra istituzioni, operatori turistici e comunità locali. La sfida sarà trovare un equilibrio che permetta di preservare l’identità delle montagne emiliano-romagnole, garantendo al contempo un futuro economico sostenibile per chi vi abita e lavora.
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