Mobilitazione Coldiretti: in difesa del Made in Italy a Parma
Oltre 600 rappresentanti del Friuli Venezia Giulia in partenza – Mercoledì 19 marzo, oltre 600 rappresentanti della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia si recheranno a Parma per partecipare alla grande mobilitazione “L’Europa che vogliamo”. L’evento vedrà la presenza di agricoltori e allevatori da tutta Italia, uniti per difendere il Made in Italy e contrastare politiche considerate dannose per il settore agroalimentare. La partecipazione della delegazione friulana testimonia l’importanza di unire le forze per proteggere la qualità e la tradizione dei prodotti italiani.
La difesa del Made in Italy contro le minacce globali – Secondo il presidente regionale di Coldiretti, Martin Figelj, la mobilitazione rappresenta un segnale forte contro chi tenta di indebolire il settore agroalimentare italiano con regolamenti ideologici o con la promozione di alimenti sintetici. La sostituzione dei cibi naturali con prodotti cellulari di laboratorio è una delle principali preoccupazioni del comparto agricolo. Coldiretti si impegna a contrastare queste minacce, promuovendo un’agricoltura sostenibile, sicura e rispettosa delle tradizioni italiane.
Sovranità alimentare ed equità nell’accesso al cibo – Uno degli obiettivi principali della mobilitazione è riaffermare il concetto di sovranità alimentare, ovvero il diritto delle nazioni di decidere autonomamente le proprie politiche agricole e alimentari. Coldiretti sottolinea che la tutela delle produzioni locali è essenziale per garantire ai cittadini cibo sano e di qualità. L’agricoltura italiana, con le sue eccellenze riconosciute in tutto il mondo, deve essere protetta da pratiche che mettono a rischio la sicurezza alimentare e la competitività dei produttori. – Il ruolo di Parma nella mobilitazione nazionale
La battaglia contro il cibo artificiale – Un punto centrale della protesta riguarda il crescente fenomeno del cibo sintetico, che secondo Coldiretti rappresenta una minaccia per la salute e per l’economia agricola. La promozione di alimenti prodotti in laboratorio potrebbe ridurre drasticamente il ruolo degli agricoltori, compromettendo secoli di tradizione e conoscenza. La mobilitazione a Parma servirà a sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e a chiedere politiche che favoriscano la produzione agricola naturale e sostenibile.
Un futuro basato sulla tradizione e sull’innovazione – Coldiretti non si oppone all’innovazione, ma chiede che essa sia applicata nel rispetto della tradizione e della qualità. L’agricoltura italiana ha saputo evolversi senza rinunciare ai principi di sostenibilità e genuinità che la contraddistinguono. La mobilitazione “L’Europa che vogliamo” rappresenta un’occasione per ribadire l’importanza di un modello agricolo fondato sulla biodiversità, sul rispetto del territorio e sulla centralità del lavoro degli agricoltori.
Alto Reno Terme piange Paolo Brunetti, figura storica della sinistra Addio a Paolo Brunetti, figura…
Residenti di via Andrea Costa chiedono più sicurezza Allarme sicurezza in via Andrea Costa e…
Il 2024 nero per la sicurezza sul lavoro in Italia Un anno drammatico per la…
Ottant’anni fa Bologna veniva liberata dal nazismo e dal fascismo La liberazione di Bologna: una…
È morto papa Francesco: il mondo piange un pontefice rivoluzionario L’addio a un pontefice straordinario…
Il futuro dell’aeroporto Fellini prende forma Un nuovo capitolo per l’aeroporto di Rimini - Si…