Affitti brevi a Modena: un boom senza precedenti
Un trend in costante crescita – Negli ultimi sei mesi, il numero di unità in affitto breve in provincia di Modena ha registrato un aumento significativo. Secondo i dati del Ministero del turismo, alla metà di settembre 2024 si contavano 1.553 unità, salite a 1.607 a dicembre e a ben 1.759 il 17 marzo 2025. Questo incremento di oltre 200 unità segna una crescita del 13,3% in soli sei mesi, un dato che testimonia il forte dinamismo di questo settore.
L’ombra dell’irregolarità e dell’evasione fiscale – Il settore degli affitti brevi è stato a lungo caratterizzato da una diffusa irregolarità e da alti livelli di evasione fiscale. Molte delle unità presenti sul mercato operavano senza alcun tipo di registrazione ufficiale, sfuggendo ai controlli e alle normative fiscali. Questa situazione ha reso difficile per le istituzioni garantire un monitoraggio efficace e una concorrenza leale tra operatori.
Il ruolo del CIN: una svolta nella regolamentazione – L’introduzione del Codice identificativo nazionale (CIN) ha rappresentato un punto di svolta nel settore. A differenza del precedente Codice identificativo regionale (CIR), che aveva mostrato limiti nella sua applicazione, il CIN sembra aver spinto molti proprietari e gestori a registrare ufficialmente le proprie attività. La crescita delle unità censite suggerisce che una parte del mercato nero stia finalmente emergendo alla luce del sole.
Gli effetti sul mercato immobiliare – L’aumento degli affitti brevi ha un impatto diretto sul mercato immobiliare di Modena. Da un lato, rappresenta un’opportunità per i proprietari di ottenere rendimenti più elevati rispetto agli affitti tradizionali. Dall’altro, però, contribuisce a una riduzione dell’offerta di abitazioni per la locazione a lungo termine, con possibili conseguenze sull’accessibilità abitativa per i residenti. Questo fenomeno è già stato osservato in molte città italiane ed europee.
Sfide e prospettive future – Nonostante il successo del CIN, restano ancora diverse sfide da affrontare. La piena emersione del mercato degli affitti brevi richiede controlli più stringenti e l’adozione di misure efficaci per garantire il rispetto delle regole. Inoltre, sarà fondamentale trovare un equilibrio tra il diritto dei proprietari di sfruttare le proprie proprietà e la necessità di tutelare il diritto alla casa dei residenti.
Una regolamentazione in continua evoluzione – Il caso di Modena rappresenta un esempio emblematico di come le normative possano incidere sulla trasparenza del mercato. L’evoluzione delle regolamentazioni sugli affitti brevi continuerà a essere un tema centrale nei prossimi anni, con possibili nuove misure per garantire un mercato più equo e sostenibile.
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