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Sequestrati 150mila cosmetici irregolari alla fiera Cosmoprof

Cosmoprof: sequestrati 150mila prodotti irregolari, tra smalti, cosmetici, profumi e gel

Blitz della Guardia di Finanza alla fiera Cosmoprof – Durante l’edizione 2025 di Cosmoprof, la celebre fiera internazionale della cosmetica a Bologna, la Guardia di Finanza ha effettuato un’operazione che ha portato al sequestro di circa 150mila prodotti non conformi. I militari hanno passato al setaccio numerosi stand all’interno del quartiere fieristico, scoprendo una vasta quantità di articoli privi delle necessarie autorizzazioni o con etichette irregolari. Tra i prodotti sequestrati ci sono smalti, cosmetici, profumi, gel per unghie e altri articoli per la cura della persona.

Scandalo alla Cosmoprof: prodotti pericolosi per la salute.

Controlli alla fiera: sequestrati articoli di bellezza non a norma

Etichette non conformi e ingredienti sospetti – Molti dei prodotti messi in vendita presentavano gravi irregolarità, a partire dalla mancanza di informazioni obbligatorie come l’elenco degli ingredienti, le precauzioni d’uso o la provenienza. In alcuni casi, le etichette erano esclusivamente in lingue straniere, rendendo impossibile per i consumatori comprendere il contenuto e l’uso corretto dei cosmetici. Alcuni articoli sono risultati privi della certificazione CPNP, il portale europeo per la notifica dei prodotti cosmetici, fondamentale per garantire la sicurezza del consumatore.

Scoperti 21 lavoratori in nero negli stand – Oltre al sequestro dei prodotti, i finanzieri hanno individuato ben 21 lavoratori in nero impiegati presso vari stand. Si trattava perlopiù di addetti alla vendita, promoter e tecnici del settore estetico, spesso impiegati in condizioni precarie e senza alcun contratto regolare. Le aziende coinvolte sono ora sotto indagine per violazione delle normative sul lavoro e rischiano sanzioni amministrative e penali. L’operazione ha messo in luce una preoccupante zona grigia che coinvolge anche espositori internazionali.

Coinvolte imprese italiane e straniere – Secondo quanto riferito dalle autorità, i prodotti irregolari provenivano sia da aziende italiane che da espositori stranieri, in particolare dell’Est Europa e dell’Asia. Alcuni articoli sono risultati imitazioni di noti brand, sollevando anche il sospetto di contraffazione. L’indagine, coordinata con l’Agenzia delle Dogane e altri organismi di controllo, proseguirà anche dopo la fiera per verificare la regolarità delle imprese coinvolte e la filiera di distribuzione dei cosmetici sequestrati.

Cosmoprof sotto pressione: servono più controlli – L’episodio solleva interrogativi sull’efficacia dei controlli preventivi nelle grandi fiere internazionali come Cosmoprof, che ogni anno richiama migliaia di espositori e visitatori da tutto il mondo. La direzione della fiera ha dichiarato di collaborare pienamente con le autorità, ma è evidente che il sistema attuale necessita di un rafforzamento dei controlli, soprattutto per garantire la sicurezza dei visitatori e la tutela del made in Italy nel settore cosmetico.

Tutela dei consumatori e nuove misure in arrivo – L’operazione rappresenta un segnale forte contro l’illegalità nel settore della cosmetica. I prodotti non conformi non solo danneggiano il mercato e le aziende regolari, ma rappresentano anche un rischio per la salute dei consumatori. Le autorità stanno valutando l’introduzione di nuove misure per rafforzare i controlli nelle manifestazioni fieristiche, compresa una maggiore selezione degli espositori e verifiche a campione più frequenti. Intanto, le indagini proseguono per risalire alla provenienza dei prodotti e verificare eventuali responsabilità penali.

Antonio Frezza

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