Un curioso esperimento condotto dall’Università Veterinaria di Vienna ci svela come fanno i cani a capire ciò che pensiamo solamente osservandoci.
Quante volte abbiamo sorpreso il nostro fido guardarci fisso negli occhi, come se volesse comunicarci qualcosa. E in effetti è così, anche se si parla spesso di comunicazione da parte loro nei nostri confronti e poco di ciò che loro percepiscono di noi. Il cane non vuole soltanto parlarci, ma anche capirci, cogliere il nostro stato d’animo e intuire le nostre intenzioni. La cosa interessante? Ci riesce benissimo.
Ebbene sì, Fido ci legge nel pensiero – ma non in senso metaforico. A trarre questa conclusione sono stati alcuni scienziati che, durante un esperimento, hanno coinvolto 16 cani di razze diverse e una salsiccia da trovare. La cosa sorprendente è che il 70% di loro ha individuato la ricompensa guardandoci negli occhi, invece di cercarla attivamente.
Nessun trucco da mentalisti, s’intende, ma a quanto pare i cani sembrano essere molto ferrati nell’empatia cognitiva e nell’analisi del comportamento umano. A sorprendere tutti è stato proprio il modo in cui hanno capito dove si nascondeva la salsiccia.
Sembra fantascienza, ma è pura scienza. I cani riescono a capire cosa stiamo pensando solo osservando il nostro viso. Non servono parole, né comandi: basta uno sguardo, e Fido coglie l’essenziale. Lo ha dimostrato un esperimento dell’università veterinaria di Vienna che, senza bisogno di gadget o circuiti, ha svelato quanto siano svegli – e intuitivi – i nostri amici a quattro zampe.
Il test è semplice solo all’apparenza: quattro contenitori identici, una salsiccia nascosta e un cane a osservare la scena, da dietro un pannello. In pratica, nessuna possibilità di vedere dove veniva collocata la ricompensa. Eppure, nel 70% dei casi, i cani hanno centrato il bersaglio al primo tentativo. Come? Semplice: hanno seguito con attenzione lo sguardo degli esseri umani coinvolti.
Mentre gli scienziati si muovevano, i cani registravano tutto: direzione degli occhi, postura, attenzione. Non hanno fiutato, hanno dedotto. Hanno ‘letto’ l’intenzione umana e, in un lampo, capito dove puntare. Questo tipo di empatia – detta cognitiva – è tipica di specie molto evolute. E nei cani, secondo gli studiosi, si è affinata con secoli di convivenza al nostro fianco.
Una capacità che va ben oltre il classico ‘seduto’ e che ci dimostra, una volta di più, quanto ci assomiglino. O forse, quanto abbiano imparato a capirci meglio di quanto immaginiamo.
Certo, chi vive con un cane forse lo sa da sempre, anche senza esperimenti. Ma ora lo conferma pure la scienza: Fido ci guarda, ci studia, e ci capisce davvero.
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