Netflix prepara l’avvicinamento alla quarta stagione di The Witcher con una serie di informazioni riguardanti il protagonista Geralt di Rivia: cosa è stato svelato sull’enigmatico strigo.
Tra le proprietà intellettuali che in questi anni Netflix ha acquisito, quella relativa a The Witcher – trasposizione dei romanzi di Andrzej Sapkowski – è sicuramente una delle più importanti ma al contempo una di quelle che probabilmente non ha sfruttato a pieno il proprio potenziale.

Se infatti i romanzi dedicati ai Witcher hanno una diffusione limitata agli appassionati del genere fantasy, la trasposizione videoludica del progetto è un fenomeno di culto mondiale, uno dei più rilevanti degli ultimi 10-15 anni. Il fatto dunque che la serie sia stata accolta favorevolmente ma non acclamata come altre produzioni è un cruccio per la compagnia americana.
Probabilmente è per questa ragione che in vista della quarta stagione la produzione ha deciso di discostarsi un po’ di più dal ritmo narrativo e dai contenuti dei libri da cui è tratto. Una scelta che non è stata condivisa da Henry Cavill – protagonista delle prime tre stagioni e primo fan della serie – il quale si è chiamato fuori.
Se da un lato la scelta potrebbe attrarre nuovo pubblico e convincere finalmente quella parte di critica rimasta tiepida, dall’altro potrebbe scontentare i fan della serie e dei romanzi. Cavill ha infatti offerto una prova attoriale degna di nota, riuscendo a portare su schermo la versione più credibile e vicina allo strigo immaginato e tratteggiato da Sapkowski.
Netflix spiega come il cambio di volto del protagonista s’inserisca alla perfezione nella lore di The Witcher
Per quanto la scelta del sostituto sia caduta su un attore molto bravo, famoso e amatissimo dal pubblico cinematografico come Liam Hemsworth, potrebbe risultare anti climatica e controproducente. I fan sono abituati ad associare il volto di Geralt a quello di Cavill e la differenza tra i due attori potrebbe spingere alcuni a disamorarsi dell’intera serie.

Intanto Netflix ha spiegato in che modo vuole rendere coerente e aderente alla struttura dei romanzi questo cambio di fisionomia del personaggio. I fan dei testi sapranno come i racconti di Geralt siano tutti scollegati e presentati come delle gesta eroiche mitologiche tramandate nel tempo dalle popolazioni che abitano quelle zone.
La natura mitologica frutto di tradizione orale è ciò che gioca in favore della produzione. Al fine di rendere questa idea, nella quarta e quinta serie ci viene presentato il personaggio di Nimue, una cantrice che narra le gesta degli eroi che conosciamo 100 anni dopo che gli eventi si sono verificati.
Nel corso delle scene i dettagli riguardanti i vari personaggi verranno modificati – a partire dagli abiti per finire ai connotati di alcuni protagonisti – al fine di rendere bene l’idea dell’inesattezza del racconto tramandato per via orale. Uno stratagemma necessario e furbo da parte degli sceneggiatori che offre almeno idealmente una coerenza narrativa.
Al di là dell’escamotage, il successo delle prossime stagioni sarà legato semplicemente alla qualità della trama e della narrazione, esattamente ciò che nelle precedenti stagioni a volte è mancato, rendendo la serie altalenante dal punto di vista qualitativo.