Diversi italiani in questi giorni potrebbero ricevere una comunicazione nella quale viene chiesto il pagamento di una multa per l’utilizzo illecito dell’IPTV: fate attenzione, non si tratta di una vera sanzione ma di una truffa.
Negli ultimi anni il governo italiano si è lanciato in una campagna contro la pirateria, creando finalmente un quadro legale riguardante il reato di fruizione illecita di contenuti protetti dai diritti di autore e di trasmissione e istituendo il Piracy Shield, ovvero uno strumento di controllo e di blocco delle trasmissioni illegali, siano esse provenienti da siti internet oppure da decoder che sfrutta la connessione web (il cosiddetto “Pezzotto”).

L’esistenza di un quadro normativo permette ad Agcom e alla Finanza di operare seguendo delle regole e dei modus operandi precisi e di agire con maggiore celerità, mentre all’autorità giudiziaria fornisce un prospetto di quelle che sono le sanzioni e le pene relative alle varie fattispecie di reato collegate a questo fenomeno illecito.
L’intento è chiaramente quello di bloccare la rete di fornitura del servizio illegale e punire coloro i quali si arricchiscono rubando contenuti e guadagni a chi fornisce il servizio di trasmissione in maniera legale e ufficiale. Tuttavia esistono delle sanzioni e delle pene anche per chi fa ricorso all’utilizzo di questi contenuti illegali, accrescendo il giro d’affari illecito.
Fino ad oggi il Piracy Shield si è occupato di oscurare le trasmissioni e costringere i fornitori di servizi illegali a cambiare frequenze o indirizzi web per continuare l’attività illecita. L’accordo sottoscritto con Google e i fornitori di servizi VPN permetterà in futuro di bloccare sempre più siti e canali, dunque di contrastare più rapidamente e efficacemente questo fenomeno.
In arrivo multe per l’utilizzo dell’IPTV? Fate attenzione, si tratta di una truffa
Le forze dell’ordine per il momento hanno cercato di indagare per arrivare a smontare il giro d’affari illegale e punire chi si sta arricchendo con queste pratiche. Di recente, tuttavia, è emersa la notizia che presto potrebbero arrivare anche le sanzioni nei confronti di chi quei servizi semplicemente li utilizza.

Lo scopo delle sanzioni è quello di scoraggiare l’utilizzo di simili sistemi e dunque ridurre il numero di potenziali utenti dell’IPTV. Chiaramente la prospettiva di dover pagare multe salate per l’utilizzo del “Pezzotto” potrebbe aver spinto diversi utenti a disattivarlo e non farne più uso, nonché aver diffuso il timore che prima o poi possa arrivare una sanzione.
Su questo timore diffuso stanno cercando di marciare i truffatori. In questi giorni sono giunte le prime mail in cui campeggia il logo di Agcom ed in cui figura il nome “Piracy Shield” in cui si informa che i destinatari sarebbero stati multati per aver utilizzato l’IPTV nei mesi precedenti.
Si tratta di una truffa a strascico – l’ennesimo caso di phishing – che cerca di sfruttare il senso di colpa e la paura di chi ha approfittato di quel servizio per spingerli a pagare senza farsi domande. La truffa è stata segnalata dalla stessa Agcom che a tal proposito ha sottolineato che ha intenzione di: “tutelare la propria immagine in tutte le sedi competenti rispetto all’improprio e illecito utilizzo del suo nome”.