A Ferrara brilla un gioiello nascosto: rimarrai senza parole

La città di Ferrara offre ai suoi visitatori un gioiello molto speciale, tra i più luminosi esistenti: tutta la sua storia.

Antica capitale del Ducato Estense, Ferrara è una meta imperdibile per gli amanti della buona cucina, l’arte e la cultura. Ideale anche per coloro che vivrebbero di sola natura perché la città è circondata da orti botanici, oasi immerse nel verde e aree boschive.

Ferrara e interrogativo luminoso
A Ferrara brilla un gioiello nascosto: rimarrai senza parole – emiliaromagna.com

Un vero sollazzo per gli escursionisti tuttavia d’obbligo i monumenti di tipo artistico-architettonico. Difatti imperdibile l’iconico Castello di San Michele, simbolo ferrarese, una fortezza imponente che spicca nel cuore cittadino. Caratterizzato da rossi mattoni di cotto e balaustre bianche, ancora conserva notevole fascino.

Ma, probabilmente, il vero emblema di Ferrara stessa è un altro. Un gioiello dal bagliore sfavillante, rimasto nascosto per secoli. Si accompagna una leggenda, forse solo una storia, ma celante un fondo di verità. La sua bellezza può destabilizzare.

Preziosissimo, brilla di luce propria: lo trovi a Ferrara

Chiunque ne rimane colpito. Difficile credere esista qualcosa di più prezioso e infatti, al momento, troneggia. Legato a una narrazione tramandata nel tempo, non si conosce la reale autenticità ma potrebbe essere un racconto plausibile. Sicuramente rende maggiormente intrigante la visita.

Palazzo dei Diamanti
Preziosissimo, brilla di luce propria: lo trovi a Ferrara (Credits: Facebook @palazzodeidiamanti) – emiliaromagna.com

Trattasi del Palazzo dei Diamanti, capolavoro del Rinascimento italiano, oggi ospitante mostre di rilievo. Il suo rivestimento costituisce già un tesoro da custodire: trapuntato da pietre a file sfalsate, sovrapposte, lavorate affinché i giunti appaiano scanalati e arretrati l’uno rispetto all’altro.

In tale posizione assumono la forma della punta di un diamante oltre a creare un gioco di luci spettacolare: sono blocchi di marmo bianco e rosato quindi la rifrazione dei raggi del sole si confermerebbe ancor più efficace. Ad ogni modo, il maestoso edificio non è stato, al tempo, uno spazio espositivo.

Per oltre 100 anni ha accolto la famiglia d’Este fungendo da residenza. Ed è proprio in tale contesto che si inserisce la leggenda. Si narra di un piccolo segreto che accende la curiosità di molti visitatori: nascosto tra le mura del Palazzo, spiccherebbe quel diamante ritenuto appartenente alla corona del Duca Ercole I d’Este.

Quest’ultimo lo rese invisibile agli sguardi indiscreti. Solo il nobile conosceva l’esatta posizione del covo – tra l’altro si dice che il rifugio sia stato scelto non a caso poiché pare fosse un concentrato di energie telluriche e influssi astrali. Persino il suo capomastro sapeva ove ubicato ma pagò a caro prezzo tale condivisione.

Infatti il Duca lo accecò e gli tagliò la lingua cosicché non potesse né vedere né parlare. Una misura estrema, soprattutto se la decisione di voler rendere certe confidenze sia stata dettata da volontarietà. Un segreto che, oggi, desta interesse tanto da voler tentare l’impresa impossibile: cercarlo ovunque.

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