L’Emilia-Romagna è animata da tanti racconti ma mai come questa: il demonio salta e lascia ‘impronte’.
Una Regione quale culla di storia e tradizioni, anche gastronomiche. L’Emilia-Romagna è sempre stata oggetto di attrazione turistica e il periodo richiama proprio una villeggiatura in zona. Si ha tutto, dal mare alla montagna passando per l’arte. Chiunque potrà sentirsi appagato.
Come anzidetto, tradizioni, sì, soprattutto immancabili le narrazioni popolari. Quelle alle quali si crede oppure no, tuttavia fanno parte della sua preziosa cultura. Dai fantasmi alle figure demoniache, un carosello da brividi che appassionerà gli amanti del genere horror.
Ma queste leggende celano una morale oltre ad un significato molto più profondo della mera superficie. Vi è un’altra storia che unisce il carattere fiabesco ai fenomeni geologici. Un mix insolito, altrettanto affascinante. In questo caso, qualcuno ha mai sentito parlare del diavolo salterino?
L’unica spiegazione plausibile: che il diavolo salti per le anime dannate. Il suo sadismo ne è la prova, tratto da molti racconti ed emerso dall’immaginario collettivo. Una constatazione molto semplice benché le ragioni siano ben altre, persino scientifiche. Ecco perché.
Siamo a Parma dinanzi ai ‘Salti del Diavolo’. Situati nelle vicinanze di Chiastre di Ravarano e Cassio Parmense, trattasi di conglomerati rocciosi affiorati dagli smottamenti degli ambienti sottomarini, 80 milioni di anni fa. Ebbene, la loro forma appuntita ha stimolato la fantasia nel corso dei secoli.
Difatti ne è nata una leggenda ambientata in epoca medievale: un eremita, per difendersi dalle tentazioni demoniache che provavano a distrarlo dalla preghiera anche offrendogli una fanciulla avvenente, mostrò a Lucifero un crocifisso mettendolo in fuga. Scappò a ‘zampe’ levate e quei segni sono una testimonianza.
Addirittura si possono scorgere i graffi lasciati da Satana in persona. Naturalmente è solo una storia, per quanto conservi tutt’oggi una certa influenza. Per coloro ai quali tale racconto non esercita alcun tipo di charme, resta sempre la motivazione geologica. Rocce dalle caratteristiche fisiche eterogenee.
Queste ultime proverrebbero dalla disgregazione di altrettanti (antichissimi) massi dell’Arco alpino. Razionalità e immaginazione, un connubio che alimenta ancor più l’interesse. Per gli appassionati escursionisti, i Salti del Diavolo sono visitabili e raggiungibili imboccando la Via degli Scalpellini per un paio d’ore di cammino.
Dunque armarsi di scarpe comode e tanto fiato perché si arrivi alla meta. L’Emilia-Romagna non smette di stupire. Ogni angolo cittadino emana bellezza in ogni sua forma. La si esplora da cima a fondo, lasciandosi trasportare dall’atmosfera ridanciana, dalle leggende che la contraddistinguono, dall’arte di cui è ricca.
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