Una giovane donna, famosa a Modena, la cui identità rimane tuttora sconosciuta: dubbi e domande.
Perla della zona emiliana tra storia, arte e buon cibo. Un’altra città da inserire nel proprio itinerario includendo i monumenti più simbolici quali il Duomo e la Ghirlandina, il Palazzo Ducale o la Galleria Estense. Inoltre il Teatro Comunale Pavarotti e l’Acetaia Comunale – l’aceto balsamico di Modena è il suo fiore all’occhiello.

Bellezza e prestigio, la culla della cultura in ogni sua forma, dalla lirica alla gastronomia. Attraversare Piazza Grande regala un senso di libertà oltre che riempire lo sguardo di meraviglia. Tuttavia non è solo questo. Tale località è misteriosa: un vero rompicapo di cui neanche i modenesi conoscono la verità.
La presenza di una figura femminile che non trova pace perché priva di identità. Per questo motivo è di ispirazione in quanto ‘oggetto’ di approfondite ricerche. Si formulano ipotesi, al momento mancanti di preziose conferme che attesterebbero o smentirebbero determinate supposizioni. Chi è la bella fanciulla?
Un vero enigma! Teorie sulla donzella di Modena
Il mistero si infittisce. Non c’è unanimità, l’incertezza domina. Passando per le vie del centro, possibile che si incontri questa splendida ragazza, ma qualcuno pone il dubbio se sia davvero un persona. Sconvolge il solo pensiero: trattasi di una creatura spaventosa? Fortunatamente no, ma è presto per gioire.

Prematuro cantare vittoria poiché rimane ignota. La Bonissima, statua di marmo situata sopra una mensola finemente scolpita in un angolo del Palazzo comunale di Modena. Rappresenta una giovane in abiti d’epoca medievali – una mise semplice, lunga fino ai piedi con doppia balza sulla gonna.
Si ritiene risalga tra il XII e il XIII secolo. Ad ogni modo, come anzidetto, numerose le teorie affinché permettano di riconoscerla. Forse si chiama Bona, donna potente e molto ricca che, negli anni di carestia, parrebbe aver donato il proprio denaro per l’acquisto di frumento in abbondanza tale da sfamare il popolo.
O ancora la si identifica come la Duchessa Matilde di Canossa, figura chiave nella lotta tra Impero e Papato nel Medioevo. Altri studiosi lanciano ‘l’allarme’: se non fosse una persona fisica? Nulla di cui aver paura, semplicemente potrebbe simboleggiare l’istituzione dell’Ufficio della Bona Opinione (o delle Bollette).
Qui veniva effettuato il controllo pubblico dei pesi e misure legate al commercio. Come si evince, la nobildonna dallo sguardo fiero che sovrasta la città rimane un mistero. Prevale la tesi secondo la quale fosse una signora abbiente e generosa pronta ad aiutare la popolazione in crisi offrendo pane e denaro.