Allo Yacht Club de Monaco il punto sui porti turistici del futuro

Lo Yacht Club de Monaco è stato la sede di un incontro importante in cui è stato possibile fare il punto su come cambieranno i porti turistici nel futuro.

Capire quale possa essere il futuro di un ambito importante come l’industria nautica, che può avere una rilevanza importane per gli addetti ai lavori ma anche per l’economia in genere, risulta essere importante. Proprio per questo è determinante cercare di fare il punto con tutte le parti in causa su quale sia la situazione allo stato attuale con uno sguardo però improntato anche a quello che potrà accadere a breve termine, così da valutare se siano necessari interventi sostanziali.

dibattito Yacht Club de Monaco
Il dibattito allo Yacht Club de Monaco ha portato a riflettere sull’industria nautica – LaPresse – Emiliaromagna.com

Questo è stato l’oggetto del dibattito che si è tenuto presso lo Yacht Club de Monaco, nel corso della quinta edizione dell’iniziativa Smart & Sustainable Marina Rendezvous, organizzata da M3 Monaco, società di consulenza specializzata nello sviluppo e nella gestione di porti turistici, yacht club e scuole di vela. Il Principato si è dimostrato così ancora una volta come una location focale per chi opera nel settore, con il sostegno di una passione che hanno da tempo anche tanti componenti dei familiari del Principe Alberto, su tutti il nipote Pierre Casiraghi.

Il ruolo centrale dello Yacht Club de Monaco nell’industria nautica

Bernard D’Alessandri, segretario generale dello Yacht Club de Monaco, è stato uno dei primi a prendere parola nel corso dell’vento, sottolineando il ruolo centrale che la città svolge in un ambito come quello della nautica. ”Monaco è una piattaforma dove le persone vengono a presentare nuove tecnologie. La cosa più importante è sviluppare la possibilità di scambiare opinioni sul futuro della nautica e fare qualcosa insieme, lavorare insieme per rendere la nautica più eco-responsabile e sostenibile. Questo è molto importante”.

Come riportato da LaPresse, è’ necessario lavorare coniugando un duplice filone, ovvero puntare all’innovazione, da cui non si può prescindere, ma allo stesso tempo prestare attenzione anche a quelle che sono le esigenze dell’ambiente. Da sottolineare anche la presenza di una rappresentanza del Qatar, che si era già vista in passato, in cui si è messo in evidenza come sia cruciale velocizzare il processo che porta all’evoluzione tecnologica, ma allo stesso tempo costruire infrastrutture portuali sostenibili, connesse e incentrate sulle persone.

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La nautica deve guardare all’innovazione con attenzione all’ambiente – Emiliaromagna.com

Su questo aspetto è stato assolutamente concorde D’Alessandri. “Ci sono migliaia di yacht in Qatar e ci sono specialisti del petrolio e del gas, ma molto interessati a passare a nuove fonti energetiche come l’idrogeno. A mio parere, il Qatar sarà una destinazione importante per la produzione di nuova energia ed è importante avere persone che conoscano il passato per costruire il futuro”,

Basil Bachos, direttore esecutivo di United Development Company (UDC), azienda leader specializzata nello sviluppo immobiliare e nelle infrastrutture, ha voluto dire la sua facendo luce sulle potenzialità attuali e su quanto potrà avvenire a breve. “Abbiamo circa 962 posti per imbarcazioni fino a 60 metri. Da lì, abbiamo deciso che uno yacht club fosse essenziale per soddisfare queste esigenze. È qui che è avvenuto il primo contatto con Monaco ed M3 Monaco, perché ci piace sempre posizionarci in una nicchia specifica e potevamo avvalerci della loro guida e consulenza su come gestire uno yacht club di questo tipo”.

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